Nonostante le bollette di luce e gas alle stelle, i presidenti dell’Associazione albergatori e di Cortina Skiworld rassicurano turisti e appassionati di sci.
Turisti e appassionati di sci potranno vivere le Dolomiti senza problemi: gli impianti di Cortina d’Ampezzo, Auronzo di Cadore e Misurina saranno regolarmente aperti per l’inverno 2022. La conferma arriva all’Ansa dalle associazioni di categoria, pronte a smentire qualsiasi indiscrezione sul blocco delle attività causato dai rincari energetici di luce e gas. L’aumento esponenziale delle bollette, in gran parte speculativo, sta avendo gravi ripercussioni sul settore ma non fermerà la stagione invernale.
Cortina d’Ampezzo resiste al caro energia
“Le aperture delle nostre strutture sono tutte confermate per la stagione invernale – spiega Stefano Pirro, presidente dell’Associazione albergatori di Cortina –. Noi assicuriamo la nostra attività, anche se siamo preoccupati”.
“Il vero problema – aggiunge Pirro – è l’incertezza, perché non c’è un prezzo definito. Con l’energia elettrica si riesce a intuire, più o meno, quanto costerà; è invece tutto campato in aria per l’approvvigionamento di gas, c’è la totale insicurezza e così non abbiamo dati per definire la strategia commerciale, che ogni azienda deve fare”.
Il portavoce degli hotel di Cortina chiede soprattutto un confronto con il nuovo esecutivo di Giorgia Meloni. “Noi andiamo avanti, in ogni modo – garantisce Pirro –, ma il governo o altri interlocutori ci devono dare delle risposte; speriamo di averle entro questo mese di ottobre”.
Marco Zardini, il presidente di Cortina Skiworld e Consorzio esercenti impianti a fune, promette che gli impianti saranno a disposizione di chi vorrà scoprire il patrimonio storico, naturale e alpinistico di Cortina d’Ampezzo e dintorni. “I nostri impianti aprono – dichiara Zardini –. A Cortina la stagione dello sci inizierà regolarmente, appena sarà possibile, per le condizioni di innevamento naturale oppure programmato, quando farà freddo”.
Cortina d’Ampezzo traina un’intera filiera
Se si dovesse fermare Skiworld, ne risentirebbe l’intero indotto. “Lo facciamo per un senso di responsabilità nei confronti delle comunità in cui operiamo – chiarisce Zardini – . L’impianto a fune è parte di una filiera che comprende tutte le attività ricettive: se ci fermiamo noi, si blocca tutto; lo abbiamo visto bene nelle stagioni segnate dalla pandemia”.
“In quanto agli aumenti – conclude Zardini –, noi siamo colpiti principalmente, ma non esclusivamente, dal rincaro dell’energia elettrica. Il prezzo che paghiamo cambia da società a società; alcuni sono riusciti a bloccare il prezzo, quando era più basso, mentre altri subiscono il rincaro, che comunque non possiamo ancora quantificare. Ci sono molte incertezze, stiamo valutando ogni passo, ma quello che è certo è che apriremo regolarmente, sia a Cortina d’Ampezzo, sia ad Auronzo e Misurina, altre località del nostro consorzio”.
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ultimo aggiornamento: 10 Ottobre 2022 9:30